Parmigiano Reggiano DOP: perché una forma così?

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Scopri quali motivazioni si celano dietro la forma del Parmigiano Reggiano DOP!

Tutti i formaggi blasonati, e il Parmigiano Reggiano è notoriamente il “Re” dei formaggi italiani e non solo, hanno di solito una forma tipica. Il caciocavallo ha la forma a fiaschetto conferitagli dalla gravità mentre resta appeso a maturare. Il pecorino è tradizionalmente di forma piccola per facilitare il trasporto su animali da soma e il tipo di stagionatura; l’emmenthal ha forma di ruota piatta per agevolarne l’occhiatura. Anche il Parmigiano Reggiano ha la sua forma tipica ed originale, grande, massiccia, cilindrica dai 35 ai 40 chilogrammi: la forma e la massa ideali a favorire una lunghissima maturazione e per ottenere una pasta uniforme con la caratteristica frattura a convergenza radiale. Con la maturazione, il Parmigiano Reggiano è diventa un formaggio semigrasso, con un contenuto di proteine ad elevato valore biologico, digeribili e facilmente assimilabili perché a basso peso molecolare e ricche di amminoacidi che, essendo complementari alle farine del grano, elevano il valore nutritivo del pane e della pasta. Il Parmigiano Reggiano è privo di lattosio, lo zucchero responsabile dell’intolleranza alimentare. Inoltre, con la lunga stagionatura, diventa pressoché sterile con indicazione in varie patologie del tipo digerente per bambini e lattanti. E’ inoltre ricco di calcio, fosforo, oligoelementi e vitamine. Inoltre, secondo studi scientifici internazionali, il contenuto di colesterolo del Parmigiano Reggiano è il più basso in assoluto tra tutti i formaggi.

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