Parmigiano Reggiano Originale: come riconoscerlo

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Il Parmigiano Reggiano DOP è sicuramente uno dei formaggi a pasta dura più amati al mondo nonché uno dei più diffusi e conosciuti.

Questa notorietà, però, comporta anche un elevato rischio di contraffazione, causa ed effetto di una frequente confusione nei consumatori, sia a livello nazionale che internazionale, che non di rado faticano a distinguere il vero prodotto originale, confondendolo con altri formaggi di dubbia provenienza e qualità astutamente promossi e inseriti nelle zone “grigie” di segmenti di mercato non sempre monitorabili.

Anche per questo motivo, la marchiatura del Parmigiano Reggiano va intesa come un vero e proprio certificato di qualità, nonché parametro di riconoscibilità del prodotto che accompagna il consumatore in una scelta informata e consapevole.

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Come riconoscere il Parmigiano Reggiano "originale"

Proprio per agevolare il consumatore nell’identificazione dell’originalità del prodotto, sono previste due tipologie di marchi che devono essere obbligatoriamente riportati sulla crosta del formaggio:

  • contrassegni di origine
  • marchio di selezione.

I primi sono decisamente più facili da individuare rispetto al marchio di selezione poiché ricoprono in modo ben visibile l’intera superficie laterale del formaggio, detta anche “scalzo”.  

La "firma" del prodotto

Il Parmigiano Reggiano, infatti, viene inciso, mediante una fascera marchiante, sulla crosta laterale con il nome ufficiale del prodotto (Parmigiano Reggiano) unitamente alle scritte DOP, Consorzio di Tutela, numero di matricola (in 3 posizioni diverse), mese e anno di produzione (in 3 posizioni diverse) e marchio di identificazione (requisito sanitario che identifica il sito produttivo). Ciò consente una immediata e sicura identificazione del prodotto da parte del consumatore, così come accade per quei prodotti artigianali di pregio che si distinguono immediatamente, proprio per la firma riconoscibile dell’autore che li ha creati.  

Con questo procedimento di identificazione del Parmigiano Reggiano, la garanzia della sua origine, e quindi della sua qualità, viene inevitabilmente riportata su ogni singola porzione in cui viene frazionata la forma intera, per essere poi confezionata e venduta attraverso i diversi canali di distribuzione. Per quanto riguarda il marchio di selezione, invece, esso viene impresso, a compimento del dodicesimo mese di stagionatura, su quelle forme che superano l’espertizzazione (selezione) a cui vengono sottoposte.   La marchiatura del formaggio rappresenta un fondamentale elemento distintivo per ogni singola forma che, in questo modo, viene dotata di un vero e proprio certificato di nascita.  

Il marchio ufficiale del Consorzio di Tutela

Nella successiva e fondamentale fase di stagionatura, o maturazione, la forma viene periodicamente esaminata e solo quelle che a giudizio di tecnici ed esperti del Consorzio del Parmigiano Reggiano, risultano in possesso dei giusti requisiti, riceveranno il suggello definitivo recante il marchio ufficiale del Consorzio di Tutela che verrà impresso con il fuoco proprio al centro della fascia laterale del formaggio.   Per tornare al tema della riconoscibilità del prodotto originale, il consumatore non sempre si troverà nella condizione ideale di poter avvistare i contrassegni di origine sul prodotto e, cosa assai più improbabile, il marchio di selezione, che risulterà probabilmente più visibile su una forma intera e girata frontalmente, quindi, ad esempio, su uno scaffale espositivo di un negozio di alimentari o di un reparto gastronomico di un supermercato.  

Consigli pratici per la riconoscibilità del vero Parmigiano Reggiano DOP da parte del consumatore

In tutti gli altri casi, i consumatori che acquistano punte di Parmigiano Reggiano già tagliate e confezionate sottovuoto devono sempre verificare che sulla confezione sia presente il marchio ufficiale del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ne garantisce origine e qualità.   Inoltre, su un piano più strettamente sensoriale, quindi all’atto dell’assaggio del prodotto, la consistenza del vero Parmigiano Reggiano deve risultare solubile, friabile e granulosa e mai cremosa né pastosa, che sono invece caratteristiche tipiche di formaggi non stagionati e quindi freschi. Grazie ad un incessante lavoro di promozione e di informazione da parte del Consorzio e alla sua ormai millenaria permanenza sul mercato, il Parmigiano Reggiano è diventato sinonimo di garanzia in tutto il mondo: da oltre 70 anni è salvaguardato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal 1996 gode del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) che ne garantisce la genuinità e l’autenticità. Tuttavia, il tema della sua contraffazione resta ancora spinoso e di non facile soluzione.  

Perché il Parmigiano Reggiano è un prodotto molto contraffatto

Tra i motivi che hanno portato il Parmigiano Reggiano ad essere più facilmente intercettato dal mercato della contraffazione rispetto ad altri formaggi va certamente segnalata la sua lunga, anzi lunghissima storia che ricopre un arco temporale di quasi 9 secoli e che, inevitabilmente, ne ha amplificato la diffusione e l’esposizione anche laddove l’interesse suscitato non era propriamente “legittimo” ma piuttosto finalizzato a replicarne la produzione a scapito di tutti quelli che sono invece i valori aggiunti legati al territorio che caratterizzano il Parmigiano Reggiano originale.   In genere, gli imitatori tendono a utilizzare materie prime di qualità, e quindi di costo, inferiore, ricorrono a procedure di selezione sbrigative e assolutamente informali e, non in ultimo, costruiscono il loro appeal sui consumatori su un’immagine fake, alimentata dall’ormai noto fenomeno dell’Italian sounding (vedi Parmesan negli Stati Uniti e in Australia, Sudafrica e Russia, Parmesano in Uruguay, Reggianito in Argentina o Parmesao in Brasile), che ne evoca il nome portando i consumatori meno inclini a verificare gli elementi distintivi del Parmigiano Reggiano ad accettare una qualsiasi “forma” che possa anche solo vagamente somigliare, nel nome e nell’aspetto, al vero Parmigiano, arrivando a sacrificarne il sapore, appena appetitoso, nel nome di un improbabile vantaggio economico.  

Quanto è esteso il fenomeno della contraffazione del Parmigiano Reggiano

Secondo Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, il fenomeno della contraffazione del Parmigiano Reggiano ha una dimensione economica rilevante: il Consorzio stima, infatti, che nel 2020 il giro d’affari del falso Parmesan, solo nell’area extra UE, ammonti a 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, vale a dire 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano DOP esportato.   I casi sono distribuiti in diverse parti del mondo ma sicuramente Stati Uniti e Canada rappresentano quelli maggiormente interessati da questo fenomeno. Difficile, infatti, convincere un consumatore americano che il parmesan, in realtà, non è affatto un prodotto italiano di elevata qualità. Fortunatamente, però, si registrano anche importanti vittorie nella lotta contro la contraffazione. Recentemente, in Cile, nell'ambito della campagna contro la contraffazione alimentare a tutela della qualità e dei marchi italiani, l'Istituto Nazionale cileno della Proprietà Industriale (INPI) ha riconosciuto al 100% l'italianità del Parmigiano Reggiano, registrandone la denominazione d'origine. I formaggi venduti nel Paese come Parmigiano dovranno quindi essere certificati attraverso la tracciabilità della loro origine. I prodotti simili, privi della stessa certificazione, non potranno più essere commercializzati come Parmigiano Reggiano.  

La contraffazione online

Purtroppo, però, oltre a non rispettare alcun limite geografico fisico, la contraffazione si è insinuata anche nella fitta rete dell’e-commerce, dove può facilmente capitare che si venda un formaggio denominato parmigiano che non è, in realtà, il vero Parmigiano Reggiano. Per contrastare questa pericolosa tendenza, il Consorzio, già dal 2016, ha stretto un accordo con Netnames, società online specializzata nella protezione dei marchi, il cui compito è quello di scoprire i falsi e rimuovere i siti che nel dominio usano il nome Parmigiano Reggiano, segnalandoli inoltre alle autorità competenti.   In ultimo, resta comunque primario l’impiego di buon senso e di attenzione da parte del consumatore, meglio se correttamente informato sul prodotto, che si accinge ad acquistarlo online.  

Come acquistare online il Parmigiano Reggiano "originale"

Un buon modo per accertarsi dell’originalità del Parmigiano Reggiano che si acquista online è infatti quello di verificare che le confezioni in vendita presentino i bollini ufficiali indicanti la stagionatura e i marchi delle biodiversità previste dal sito del Consorzio.   Bollini e marchi che dovranno poi comparire, insieme alle caratteristiche sopra citate, anche sulla confezione che verrà recapitata a casa. Al fine di tutelare questa nostra preziosa eccellenza italiana, è necessario non abbassare la guardia e mettere in atto tutte le misure a salvaguardia di ciò che ancora oggi rappresenta, a tutti gli effetti, un autentico pezzo della storia e della cultura del nostro paese.

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