Il Parmigiano Reggiano fa male al fegato?

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Il Parmigiano Reggiano non fa male al fegato. Come tutti i formaggi, però, è un alimento che contiene anche una percentuale di grassi e va quindi consumato con moderazione, al fine di preservare la salute di questo organo vitale.

Come noto, il fegato svolge funzioni metaboliche fondamentali per l’organismo; per esempio, produce la bile, contribuisce a trasformare gli alimenti assorbiti, in modo particolare a emulsionare i grassi, e a sintetizzare colesterolo e trigliceridi.

Tutti i formaggi a pasta dura, come il Parmigiano Reggiano, contengono anche grassi, in parte saturi. Tuttavia, il Parmigiano, in modo particolare, è caratterizzato da eccellenti valori nutrizionali, che lo rendono un alimento completo e salubre.

Pertanto, se consumato con moderazione e nell’àmbito di un regime alimentare equilibrato, il Parmigiano non comporta alcun pericolo per la salute del fegato e, ovviamente, per la salute in genere.

Nel prossimo paragrafo, elenchiamo gli alimenti che sono considerati particolarmente pericolosi per il fegato, soffermandoci, in modo particolare, sui formaggi.

Quali sono i 10 alimenti più pericolosi per la salute del fegato?

Al fine di preservare la salute del fegato, è importante conoscere quali sono gli alimenti a cui prestare maggiore attenzione, e da consumare quindi con moderazione, compatibilmente con le proprie condizioni di salute e le eventuali indicazioni ricevute dal medico o da altro specialista.

  1. Alimenti ricchi di grassi saturi (salsicce, insaccati, pancetta, burro, margarina, lardo, formaggi, latte intero e tuorlo d’uovo, ecc.)
  2. Cibi fritti
  3. Bevande alcoliche e superalcoliche
  4. Alimenti raffinati, sottoposti a numerosi processi di lavorazione: riso bianco, farina 00, sale, grassi idrogenati, torte, caramelle, prodotti da forno industriali, snack, merendine, brioche, zucchero bianco, dolciumi ecc.
  5. Alimenti ricchi di nitriti, sostanze conservanti particolarmente abbondanti in salumi, carni in scatola e prosciutto
  6. Caffè
  7. Cioccolato
  8. Cibi ipercalorici (maionese, condimenti, olio di palma, olio di cocco, mascarpone, panna, crema da spalmare, ecc.)
  9. Combinazione di alimenti diversi, consumati durante pasti eccessivamente abbondanti che sovraccaricano il fegato
  10. Fumo: anche se non è un alimento, il fumo influisce notevolmente sull’assimilazione dei cibi e sulla salute del fegato.

Tra gli alimenti riportati qui sopra, sono inclusi anche i formaggi. In generale i formaggi si ricavano dalla coagulazione delle caseine del latte e, a seconda del tipo di latte utilizzato (intero, scremato o parzialmente scremato), hanno caratteristiche nutrizionali diverse.

Perché certi formaggi possono far male al fegato?

Pur non essendo scientificamente dimostrato che certi formaggi possono far male al fegato, va comunque detto che soprattutto i formaggi freschi, i quali contengono normalmente una maggior quantità di grassi e di lattosio, possono avere un impatto più aggressivo sul fegato e a lungo termine, se consumati in eccesso, possono causare fastidi e problemi.

L’assenza di lattosio in alcuni formaggi può quindi essere considerata un beneficio per il fegato, soprattutto quando il lattosio scompare in modo naturale, e non mediante delattosazione industriale.

Nel Parmigiano Reggiano, l’azione spontanea dei lattobacilli contenuti nel latte vaccino di alta qualità contribuisce a trasformare naturalmente il lattosio in acido lattico, senza lasciarne traccia nel formaggio. Questa caratteristica, insieme alla lunga stagionatura che lo rende ancora più solubile, incrementa notevolmente la digeribilità del Parmigiano Reggiano e la sua rapida assimilazione da parte dell’organismo, a beneficio del fegato, che deve quindi lavorare poco, senza affaticarsi.

La spermidina e i suoi benefici sul fegato

Secondo studi recenti, tra le sostanze contenute nel Parmigiano Reggiano che apportano benefici all’organismo e, in modo particolare, al fegato vi è la spermidina.

La spermidina è una poliammina, ovvero un composto naturale contenente azoto che svolge una funzione essenziale per la crescita e il metabolismo, in genere, delle cellule. Una parte delle poliammine presente nell’organismo umano proviene dall’alimentazione e, in modo particolare da:

  • Formaggi stagionati o semi-stagionati, tra cui Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e Brie.
  • Carne di pollo, manzo, tacchino e maiale.
  • Funghi, patate, legumi e broccoli.
  • Latte.
  • Frutta secca.

Ricercatori americani hanno affermato che la spermidina può contribuire in modo efficace a ridurre notevolmente il rischio di formazione di cellule cancerogene nel fegato, aumentando allo stesso tempo la durata della vita di circa il 25%.

Questi risultati, per ora riscontrati solo sugli animali, evidenziano l’importanza della prevenzione del tumore al fegato mediante una dieta alimentare sana ed equilibrata, che includa anche alimenti completi e genuini, come il Parmigiano Reggiano.

A cos’altro fa bene il Parmigiano Reggiano?

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio 100% naturale, che non contiene nessun additivo né conservante e che si ottiene da pochi e genuini ingredienti: latte di mucca, caglio e sale. Inoltre, grazie alle sue proprietà nutrizionali, il Parmigiano fa bene alla salutedel corpo, dato che contribuisce a migliorare la risposta immunitaria, la produzione energetica, la sintesi di vitamine e ormoni e a catalizzare molti dei processi metabolici del nostro organismo.

Dietologi e nutrizionisti lo consigliano sia per neonati che per bambini, adolescenti, adulti e anziani, proprio perché, se assunto in giusta misura, è una preziosa fonte di proteine, amminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali, calcio e fosforo, che rispondono positivamente alle esigenze nutrizionali di tutte le fasce di età.

Leggi anche: Il Parmigiano Reggiano fa ingrassare? Ecco cosa occorre sapere su Parmigiano Reggiano e dieta.

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